sabato 10 novembre 2007

Questa faccenda è un ROMpicapo!!

Tanto clamore, tanto parlare e chiacchiericcio variegato intorno ad una questione che si ripropone praticamente identica a se stessa ogni santa volta! E' stato tutto già detto e, purtroppo, poco è stato realmente fatto; la gente comune, esausta di una situazione che appare irrisolvibile, protesta, scende in piazza, manifesta la sua intolleranza ad atti di violenza, scippi, rapine all'ordine del giorno, perchè rifiuta l'idea di scoprirsi, un giorno, abituata a subire, come se quella fosse la norma, l'orribile routine. La rabbia monta sulla cresta di un'onda emozionale fortissima, quando ci scappa il morto, come accaduto per la tragedia di Tor di Quinto: allora l'esternazione del dissenso si fa incontenibile e sfocia in atti xenofobi e razzisti, nel vano tentativo di farsi quasi giustizia da sè, di riscattare il valore di quella vita perduta, oramai perduta! Il nostro, in effetti, è un paese alquanto attendista, da alba del giorno dopo, che tira al limite, finchè qualcosa si spezza; solo dopo si pensa ad aggiustare e a piangere. Lo sdegno è più grande quando gli avvenimenti sono annunciati, macabre profezie che si realizzano, mentre coloro che sapevano, pensano: "io l'avevo detto"; la morte di Giovanna Reggiani poteva essere evitata, perchè la zona della stazione di Tor di Quinto versava da tempo in condizioni pietose e, soprattutto, note. Cosa hanno fatto coloro che potevano intervenire per cambiare questo? Un bel niente, in altre faccende affaccendati, evidentemente, tanto la luce dei media e l'attenzione dell'opinione pubblica non si accendono su queste questioni, se non accade qualcosa di veramente grave, quando è già troppo tardi. Dovremmo sentirci sollevati, perchè la zona della stazione di Tor di Quinto è stata sgomberata e ripulita? Non credo! Il problema non è stato risolto: si è solo spostato, impacchettato insieme alle poche cose con cui questi poveracci cercano di sopravvivere; troveranno un altro posto dove piantare le loro baracche e la storia ricomincerà. Sarebbe da invocare una soluzione definitiva, forse. E' inutile convincersi di poter accogliere in Italia questa gente, perchè i mezzi per sostenerla non ci sono: questa è la verità. Diamo una sbirciatina alla realtà di tanto in tanto e valutiamola per quella che è, non per quella che vorremmo che fosse.

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