giovedì 29 novembre 2007

Lo spazio scarseggia, ma il murales...campeggia!

La videoinchiesta realizzata da Jlenia e da me affronta il tema dei murales. Ripercorriamo la loro storia, partendo da New York dove tutto cominciò. Arriviamo in Italia, in particolare a Roma, e raccontiamo attraverso pareri favorevoli e contrari, con immagini, video e con l'estratto di un'intervista realizzata ad un writer, il fenomeno dei graffiti nella capitale italiana.


domenica 25 novembre 2007

Sorbona. Altro che aplomb...

L'Università francese rinomata in tutto il mondo per il suo prestigio, la Sorbonne, è sotto assedio. Si è dovuto far ricorso alla chiusura a causa degli scontri tra studenti, che protestavano contro una legge approvata durante l'estate che concede più autonomia alle università e consente il ricorso a finanziamenti privati, e altri studenti che volevano semplicemente frequentare le lezioni. Credo che sentiremo ancora parlare di questa faccenda, perchè il presidente Sarkozy non è disposto ad arretrare e ha dichiarato: "ho preso un impegno e intendo tenervi fede. Questa riforma si farà, perchè è equa e necessaria".

venerdì 16 novembre 2007

La follia della folla follemente folle!



Il video che ho scelto di pubblicare racconta gli sviluppi della questione ultrà, giunta negli ultimi giorni ad un picco spaventoso di imbecillità!
Si tratta di un servizio riguardo gli arresti eseguiti a Taranto, la mia città, dove sono nata e cresciuta, nella quale non ho più la forza di riconoscermi e solo ora capisco il sentimento che prova la gente civile, quando la propria città e pochi concittadini indegni finiscono sul telegiornale nazionale a rappresentare il peggio dell'umanità. Fa impressione, suscita vergogna e mi induce istintivamente a chiedermi:"perchè?". La realtà supera sempre più spesso la peggiore immaginazione (e volontariamente non uso il termine "fantasia", perchè lo amo troppo e non mi va proprio di sporcarlo) e, personalmente, trovo ancora più esasperante il fatto che non esista una risposta accettabile a questi indefinibili avvenimenti. Siamo tutti vittime, come il povero Gabriele! Tutti vittime di una follia che non saprei spiegare: non trovo le parole. E' come se tutto il mondo si fosse riassunto in quella maledetta rissa, in quel maledetto autogrill; paradossalmente nel giorno del Signore, l'inferno trasuda dall'asfalto delle nostre strade e sconvolge le menti già instabili e vuote di persone che si uniscono in nome dell'odio, nella più recente e assurda crociata che hanno avuto la perversione di inventarsi: ultrà contro polizia.
E "quelli" io dovrei avere il senno di reputare miei simili??...ancora una volta, torno a rimpiangere di non essere nata pesce!




"And the shadow of the day will embrace the world in grey"...
by Linkin Park

sabato 10 novembre 2007

Questa faccenda è un ROMpicapo!!

Tanto clamore, tanto parlare e chiacchiericcio variegato intorno ad una questione che si ripropone praticamente identica a se stessa ogni santa volta! E' stato tutto già detto e, purtroppo, poco è stato realmente fatto; la gente comune, esausta di una situazione che appare irrisolvibile, protesta, scende in piazza, manifesta la sua intolleranza ad atti di violenza, scippi, rapine all'ordine del giorno, perchè rifiuta l'idea di scoprirsi, un giorno, abituata a subire, come se quella fosse la norma, l'orribile routine. La rabbia monta sulla cresta di un'onda emozionale fortissima, quando ci scappa il morto, come accaduto per la tragedia di Tor di Quinto: allora l'esternazione del dissenso si fa incontenibile e sfocia in atti xenofobi e razzisti, nel vano tentativo di farsi quasi giustizia da sè, di riscattare il valore di quella vita perduta, oramai perduta! Il nostro, in effetti, è un paese alquanto attendista, da alba del giorno dopo, che tira al limite, finchè qualcosa si spezza; solo dopo si pensa ad aggiustare e a piangere. Lo sdegno è più grande quando gli avvenimenti sono annunciati, macabre profezie che si realizzano, mentre coloro che sapevano, pensano: "io l'avevo detto"; la morte di Giovanna Reggiani poteva essere evitata, perchè la zona della stazione di Tor di Quinto versava da tempo in condizioni pietose e, soprattutto, note. Cosa hanno fatto coloro che potevano intervenire per cambiare questo? Un bel niente, in altre faccende affaccendati, evidentemente, tanto la luce dei media e l'attenzione dell'opinione pubblica non si accendono su queste questioni, se non accade qualcosa di veramente grave, quando è già troppo tardi. Dovremmo sentirci sollevati, perchè la zona della stazione di Tor di Quinto è stata sgomberata e ripulita? Non credo! Il problema non è stato risolto: si è solo spostato, impacchettato insieme alle poche cose con cui questi poveracci cercano di sopravvivere; troveranno un altro posto dove piantare le loro baracche e la storia ricomincerà. Sarebbe da invocare una soluzione definitiva, forse. E' inutile convincersi di poter accogliere in Italia questa gente, perchè i mezzi per sostenerla non ci sono: questa è la verità. Diamo una sbirciatina alla realtà di tanto in tanto e valutiamola per quella che è, non per quella che vorremmo che fosse.